Dubbi amletici di un piccolo borghese contemporaneo. Coltivare il proprio orto o andare incontro all’ignoto? Incontrare o fuggire? Gridare o tacere? Trovarsi nell’infinitamente grande o perdersi nell’infinitamente piccolo? Ma è proprio vero che oggi tutto ci è possibile? O invece la storia va avanti e decide per noi e a noi non resta che metterci comodi e goderci lo spettacolo?
In questa traccia registrata al Mai Tai Studio con Gianluca Mancini si sente la volontà di lasciarsi trasportare per sentirsi liberi.
lyrics
COLTIVARE
(Andrea Ricci)
Ti incontrerò, è così piccolo il mondo
Mi perderò, è troppo grande per me la città
Abiterò in fondo a un sonno profondo
E sognerò senza mai chiudere gli occhi
Aspetto qui ma sembra eterno un secondo
Rinuncerò il tempo volerà
E cercherò scavando sempre più in fondo
Attenderò la verità sale sempre a galla
Sogno due ali ma intorno a me costruisco una gabbia
Restare immobile sarà più comodo
Io correrò preso per mano dal vento
O soffierò su un fuoco che mi scalderà
E scoprirò l’eternità in un secondo
O cercherò ma tutto il tempo non mi basterà
Dicono che sta arrivando la fine del mondo
Siediti qui, starai più comodo
COLTIVARE IL MIO GIARDINO
SCAVALCARE QUESTO MURO
METTERSI IN CAMMINO
O RIMANERE AL SICURO
POTREI CORRERE LONTANO
O VENIRTI PIU’ VICINO
POTREI GRIDARE FORTE
O INVECE DIRTELO PIANO
Dicono che sta arrivando la fine del mondo
Siediti qui, sai che spettacolo
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